di Evaristo Sparvieri. Pubblicato su La Gazzetta di Reggio il 1 gennaio 2018.

Pochi giorni dopo il saldo per fine lavori, il no all’iscrizione alla White List.

REGGIO EMILIA. Collegamenti con i Grande Aracri e con i Muto. È quanto si legge nel documento con il quale l’allora prefetto, Antonella De Miro, rigettò la domanda di iscrizione alla White List per i lavori post terremoto avanzata dalla New Project Snc di Bibbiano. Il documento è datato 22 novembre 2013.

Solo qualche giorno prima, il 9 novembre 2013, il Comune di Brescello saldò nei confronti della stessa New Project Snc una liquidazione di 33.330 euro per i lavori di “Esecuzione di trattamento doppio strato sul pedonale dell’argine maestro torrente Enza da Lentigione a Sorbolo Levante”.

È la ciclabile su cui ha sollevato interrogativi Volmer Bonini, presidente del comitato di coordinamento regionale della protezione civile, per il quale sotto la pista «è stato scavato un cassonetto profondo alcune decine di centimetri e della larghezza di oltre due metri, che è stato riempito con materiale inerte assolutamente non idoneo». Di qui, nella versione di Bonini, la rottura dell’argine (Regione e Aipo hanno sempre parlato di una rottura dovuta al sormonto dell’acqua).

Per continuare a leggere, clicca qui.