Gazzetta di Reggio – 10 giugno 2017 –

Il politico reggiano: «Si perseguita un innocente».
I pm ripropongono pene severe per Sarcone, Villirillo, Silipo e Gualtieri
Appello, chiesti otto anni per Pagliani
di Tiziano Soresina
BOLOGNA
L’inizio delle requisitorie dei pm nell’Appello dei riti abbreviati di Aemilia – processo di secondo grado che si tiene a porte chiuse e coinvolge una sessantina di imputati – si è tramutato ieri a Bologna in un’udienza-fiume.Nove ore piuttosto intese che si sono aperte con una lunga presa di posizione – tecnicamente “dichiarazioni spontanee” – da parte di Nicolino Grande Aracri (in questo processo il boss non risponde di associazione mafiosa) che si è scagliato contro le rivelazioni del pentito Giuseppe Giglio. Chiuso questo “prologo”, sono state affrontate le varie posizioni dal punto di vista accusatorio. E il pm Umberto Palma ha nuovamente chiesto per Giuseppe Pagliani (capogruppo di Forza Italia in Sala Tricolore) una condanna (stavolta a 8 anni di reclusione, mentre in primo grado la pena individuata dalla Dda era stata di 12 anni, poi spazzata via dall’assoluzione) per concorso esterno in associazione mafiosa.
Una richiesta di condanna contenente – da quanto “filtra” – novità in punta di diritto. A fine-udienza non mancano le repliche sulla delicata posizione del politico reggiano da parte dei difensori Giovanni Tarquini ed Alessandro Sivelli: «Anche la nuova impostazione dell’accusa si scontra con gli elementi di evidente innocenza che verranno riproposti». In serata si difende, con una nota, lo stesso Pagliani: «Si continua dunque da anni nella persecuzione di un innocente – scrive – il quale è già stato assolto prima con il Riesame e successivamente in primo grado perché il fatto non sussiste e dunque con formula piena. Vedo che quantomeno la procura in appello ha diminuito di 1/3 la richiesta di pena, attenuando, ma non eliminando, la follia delle richieste di primo grado. Certo permane il protrarsi di una palese violenza nei miei confronti che in 25 anni di politica militante non mi è mai accaduto di vedere nei confronti di nessun esponente politico locale. Ancora si finge di non sapere che non ho mai avuto alcun potere di gestione della cosa pubblica». Richiesta di condanna – a 6 anni di reclusione – anche per un altro politico, cioè l’ex assessore parmigiano Giovanni Paolo Bernini (per lui in primo grado caddero le accuse perché prescritte).
Chiesta poi la conferma delle condanne relativamente a quattro figure ritenute dalla Dda di primo piano nel clan: Nicolino Sarcone (14 anni e 10 mesi, con uno “sconto” perciò di 2 mesi di pena richiesta), Romolo Villirillo (12 anni e 2 mesi), Antonio Gualtieri (12 anni) e Antonio Silipo (12 anni). Per un imputato considerato associato c’è una richiesta di pena consistente (12 anni) e stiamo parlando di Michele Colacino (assolto in primo grado), mentre conferme di condanna riguardano Pasquale Battaglia (8 anni e 4 mesi), Gennaro Gerace (3 anni e mezzo) ed Antonio Frizzale (3 anni e 4 mesi). Chiesta, infine, di nuovo l’assoluzione per Francesco Lepera. Si torna in aula oggi con altre requisitorie.