pubblicato su controradio.it

Beni per un valore di 40 milioni di euro sono stati confiscati dai carabinieri del Reparto Operativo di Caserta ai fratelli Pasquale e Giuseppe Mastrominico, imprenditori edili arrestati nel novembre 2011 nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Napoli perché ritenuti “espressione del clan dei Casalesi”, e condannati per concorso esterno in camorra a otto anni di carcere.

Per continuare a leggere, clicca qui.