di Giovanni Tizian. Pubblicato su L’Espresso il 20 gennaio 2017.

Nel milieu di Toronto era conosciuto come “the Animal”. Quelli del suo clan, invece, al corrente di quanto fosse goloso di pecorini, vini e salumi calabresi, preferivano chiamarlo Ciccio Formaggio. Quale sia stato l’epiteto preferito da don Carmine Verduci è ormai superfluo. Lo è da quando un freddo pomeriggio di aprile di tre anni fa la polizia ha trovato il suo cadavere crivellato di colpi. Ucciso in pieno giorno nel sobborgo di Woodbridge su Regina Road, una manciata di chilometri a nord dell’aeroporto di Toronto. Questo, del resto, è sempre stato il regno del padrino d’oltreoceano.

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