di PIERGIORGIO PATERLINI. Pubblicato il 2 giugno 2017 su repubblica.it

UN’AMICA avvocata mi ha telefonato ieri mattina per dirmi: sai che il processo Aemilia rischia di fermarsi? E mi ha mandato alcuni documenti. Dei quali ho capito poco o nulla. Ma alcune cose le ho capite. Che la differenza fra tecnicismo giuridico e garantismo a volte è davvero sottile.

Che il linguaggio della giustizia – e i tempi lunghissimi, e la nostra attenzione che si accorcia continuamente: un’ora fa è già il passato che ci annoia – che tutto questo, insomma, non aiuta i cittadini a comprendere faccende pure di vitale importanza.

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