“Come rilevato nel tempo, la criminalità cinese rivolge i suoi interessi criminali prevalentemente al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina finalizzata alla tratta di esseri umani, al lavoro nero e alla prostituzione”

Così si legge nella relazione della DIA la quale punta un faro anche su altri reati-spia relativi alla presenza della mafia cinese all’interno di un territorio come ad esempio

  • rapine ed estorsioni in danno di connazionali
  • contraffazione di marchi
  • contrabbando di sigarette
  • falsificazione di documenti.

Poche ma significative anche attività connesse al gioco d’azzardo e ai traffici di stupefacenti, in particolare metanfetaminici (come la Shaboo), talvolta praticati in collegamento con la comunità filippina.

“Tali condotte delittuose- spiega la DIA- fungono da reati-presupposto per altri delitti, quali il riciclaggio e il reimpiego di capitali”.

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OPERAZIONE FUMO DI LONDRA

Il 29 luglio 2017 la Polizia di Brescia, coordinata dalla Procura di Parma, ha smantellato un’organizzazione criminale cinese dedita al traffico di sostanze stupefacenti che operava tra la Lombardia, l’Emilia Romagna ed il Veneto. La droga era destinata al mercato inglese e veniva spedita, con pacchi del peso di 6-7 kg, attraverso noti corrieri. A Bologna, invece, è stata individuata una base logistica dove la droga veniva confezionata e stoccata, in attesa della spedizione.

“Tendenzialmente- scrive la DIA- va sottolineato che, se per porre in essere azioni tese al riciclaggio ed al reimpiego di capitali, la criminalità cinese usa proiettarsi al suo “esterno”, intessendo relazioni anche con ambienti professionali compiacenti, nel caso del traffico di stupefacenti, della prostituzione, dell’usura e del gioco d’azzardo, la gestione delle attività relative si svolge in contesti meramente “interni”.

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