di Enrico Lorenzo Tidona. Pubblicato il 8 agosto 2017 su La Gazzetta di Reggio.

Pieve Modolena: rogo doloso in via Zambonini. Tanica lasciata vicino alla vettura (ora sequestrata) della consorte di Salvatore Silipo.

REGGIO EMILIA Alla procura antimafia di Bologna sta per suonare un nuovo preoccupante campanello d’allarme. Ad innescarlo è l’ennesimo incendio doloso avvenuto a Reggio Emilia. Si tratta del rogo appiccato domenica alle 3 in via Zambonini all’auto della moglie di Salvatore Silipo, imputato di Aemilia.
A venire avvolta dalle fiamme alle 3 del mattino è stata questa volta l’auto di Maria Brugnaro, moglie di Silipo e in questo frangente parte lesa. Il marito è imputato per usura nel processo contro la ’ndrangheta al nord. Un reato preceduto da molti altri, che hanno portato Silipo alla carcerazione nel 2016, quando violò la sorveglianza speciale. Nonostante l’obbligo di soggiorno a Reggio era andato a passare qualche giorno in estate a Cutro, venendo così riarrestato. Ora si trova nel carcere della Pulce di via Settembrini.

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