Pubblicato su ravennaedintorni.it il 12 dicembre 2017.

Provvedimento amministrativo, presentato il ricorso per evitare la chiusura. Per i legali tutto era già stato smentito dal Tar.

La prefettura di Ravenna ha emesso una interdittiva antimafia per il rischio di infiltrazioni mafiose nella Romagna Giochi di Faenza, società che opera nel mondo del gioco commerciando macchinette slot e gestendo oltre cento sale in Italia. Il pool di avvocati che tutela il colosso faentino ha già presentato ricorso al tribunale amministrativo regionale per chiedere l’annullamento del provvedimento e di quelli da esso innescati. Lo si apprende dalle pagine de Il Resto del Carlino.

L’interdittiva antimafia è un provvedimento amministrativo con finalità preventive. Secondo i legali va annullata perché non sussistono i presupposti su cui si fonda. In particolare le ragioni dell’interdittiva sarebbero da ricercare in due circostanze passate che avrebbero fatto emergere presunte vicinanze tra la società o alcune persone titolari di cariche sociali e appartenenti a famiglie considerate inserite nel contesto malavitoso. Per gli avvocati già il Tar del Lazio nel 2014 aveva giudicato illegittimi questi due accertamenti.

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