Pubblicato su Il Tirreno il 22 marzo 2017.

Prato, l’attività della Guardia di finanza nel 2016 nel campo di frodi, truffe, contrasto alla criminalità organizzata e ai traffici illeciti.

PRATO. Smascherati 117 evasori totali e paratotali, denunciate 39 persone per reati tributari, di cui 1 in stato di arresto. 218 i lavoratori “in nero” e irregolari scoperti. 40 controlli in materia di prestazioni sociali agevolate indebitamente percepite, 28 controlli in materia di indebito ricorso a ticket sanitari agevolati oltre a 4 controlli in materia di spesa previdenziale per indebita percezione di assegni sociali. 80 accertamenti patrimoniali ai sensi della normativa antimafia. 4.000.000 di prodotti contraffatti o non sicuri tolti dal mercato e 500.000 mq di tessuto con 49 soggetti denunciati. Eseguiti 15 arresti, 19 misure interdittive, 83 indagati nell’ambito di un’indagine di polizia giudiziaria per violazioni fiscali e contributive e delle norme disciplinanti l’immigrazione. Denunciati 5 soggetti di cui 4 in arresto nell’ambito di un’indagine di polizia giudiziaria per la nuova fattispecie di “autoriciclaggio”. Sono i risultati della Guardia di finanza di Prato nel 2016.

[…] Contrasto alla criminalità organizzata ed alla criminalità economico-finanziaria. L’attività del Corpo in questo settore è finalizzata a reprimere tutti i fenomeni illeciti connessi al riciclaggio, usura, trasferimento fraudolento dei valori e tramite l’analisi dei flussi finanziari. Nel 2016 sono state sviluppate 107 segnalazioni per operazioni sospette a conclusione delle quali sono state constatate violazioni amministrative per € 865.544,00. Inoltre sono stati effettuati 4 controlli antiriciclaggio e nr. 2 ispezioni antiriciclaggio. In relazione alla nuova fattispecie di autoriciclaggio è stata conclusa 1 indagine di polizia giudiziaria che ha portato alla denuncia di 5 soggetti di cui 4 in arresto. Nel settore del contrasto alla criminalità organizzata sono stati infine eseguiti 80 accertamenti patrimoniali ai sensi dell’art. 19 del D.LGS 159/2011 (Codice delle leggi antimafia); il valore delle proposte di sequestro di beni avanzate alle competenti Autorità Giudiziarie ammonta a circa € 100.000.

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