di Enrico Lorenzo Tidona. Pubblicato il 2 febbraio 2018 su La Gazzetta di Reggio.
Secondo i periti agevolazioni patrimoniali per 1,3 milioni alla famiglia di costruttori grazie al geometra comunale Gerrini.
REGGIO EMILIA. Regole del bando anticipate a voce, affidamenti diretti a senso unico, lavori post terremoto concessi nonostante l’esclusione dalla white list, altri assegnati in assenza dei requisiti per l’esecuzione. Il tutto per un «vantaggio patrimoniale» che per la famiglia Bianchini è stato quantificato in 1,3 milioni di euro. Cifra messa in fila ieri dai periti incaricati dal tribunale di investigare sulla liaison che regolava il «rapporto privilegiato» tra l’amministrazione comunale di Finale Emilia (Modena) e la famiglia di costruttori della Bassa modenese.
Per la procura antimafia Augusto Bianchini, tramite le sue aziende, avrebbe poi agevolato a valle il clan di ’ndrangheta al centro del processo Aemilia. Lui e i suoi familiari, sono a loro volta imputati a processo, presenti anche ieri in aula, dove non sono mancati gli sbuffi su alcuni passaggi dei periti.
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