Pubblicato su La Gazzetta di Reggio il 25 marzo 2017.
SCANDIANO. Come imprenditori e professionisti si sarebbe infiltrati in due imprese aquilane impegnate nella ricostruzione post-terremoto. I dieci, ritenuti vicini al clan camorristico dei Casalesi, avrebbero distratto, anche con la violenza, oltre 1 milione di euro con operazioni fiscali fittizie fino a causare il fallimento delle aziende. Tra gli indagati dalla procura dell’Aquila (con le accuse a vario titolo di bancarotta fraudolenta, frode fiscale ed estorsione) ci sono quattro casertani residenti in provincia di Reggio: Mario e Paolo Cecoro (di 39 e 41 anni, entrambi di Scandiano), Patrizio Piccolo (38enne scandianese) e Nunzio Piccolo (42enne di Casalgrande).
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