di Sofia Nardacchione. Pubblicato su liberainformazione.org il 13 gennaio 2017.

23 imputati di cui 13 accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso, 90 milioni di beni sequestrati, 221 anni di condanne chieste dal Pubblico Ministero.
Questi i numeri del processo Black Monkey, iniziato a Bologna nel novembre del 2013 e che arriverà a sentenza il 22 febbraio di quest’anno.
Black Monkey è il primo processo di ‘ndrangheta in Emilia Romagna, lasciato da parte da quasi tutti i media, locali e non, che hanno contribuito a una grande disinformazione a riguardo: se si chiedesse a un qualunque cittadino se ci sono processi di mafia a Bologna, molto probabilmente risponderà di no.

Eppure il processo vede alla sbarra un presunto clan ‘ndranghetistico con a capo Nicola Femia detto ‘Rocco’ che avrebbe creato un vero e proprio impero del gioco d’azzardo non solo in Emilia Romagna – a partire da Conselice, in provincia di Ravenna, dove la famiglia si è trasferita nel 2002 da Marina di Gioiosa Ionica – ma anche in Veneto, Campania, Puglia, Calabria, Inghilterra e Romania.

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