Pubblicato su notiziediprato.it il 15 ottobre 2015.

La Cassazione ha confermato la confisca del patrimonio del clan Terracciano, il sodalizio che partendo da Prato aveva messo radici nella zona della Versilia, nonché nelle province di Firenze, Pistoia, Prato, Lucca, dove – secondo le accuse – erano state acquisite diverse attività commerciali, usando metodologie tipicamente mafiose, con l’intimidazione dei gestori e con aggressioni fisiche di efferata violenza. Diventa così effettiva la confisca da parte dello Stato di 17 aziende – operanti nei settori della ristorazione, della pulizia e della gestione dei locali notturni -, di 21 immobili (tra i quali una scuderia ed abitazioni di pregio), 11 autovetture di grossa cilindrata e 21 cavalli da corsa, 74 conti correnti e rapporti finanziari di costituzione illecita, mentre a Napoli sono stati sequestrati ulteriori 4 immobili.

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