di Arcangelo Badolati. Pubblicato su La Gazzetta del Sud il 23 aprile 2017.
L’affare dei videopoker avviato dal boss nell’area settentrionale della Calabria ed esportato in Emilia. Il nuovo pentito ha raccontato che già negli anni Ottanta la ‘ndrangheta importava dal Sudamerica oltre tremila chili di cocaina ogni due mesi.
Una vita spericolata. Condottra tra ‘ndranghetisti, narcotrafficanti e montagne di soldi. Nicola Femia, 56 anni, era un “affiliato riservato” alla mafia calabrese. Nel senso che ufficialmente non è mai stato “battezzato”. “Vincenzo Mazzaferro non voleva…ha preferito che rimanessi riservato”.
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