Pubblicato il 26 ottobre 2018 su lapressa.it
L’uomo, originario di San Cipriano d’Aversa, era residente a Bomporto dove era stato arrestato nel 2014, insieme ad altre 10 persone.
E’ finito in manette mercoledì a Santi Cosma e Damiano, dove aveva l’obbligo di dimora, Antonio Di Puorto, 49 anni. L’uomo, originario di San Cipriano d’Aversa, era residente a Bomporto dove era stato arrestato nel 2014, insieme ad altre 10 persone per reati associativi e riciclaggio.
L’inchiesta aveva svelato una reate di intermediari e prestanome che gestivano soldi che provenivano dal clan Schiavone. Di Puorto era infatti destinatario di un ordine di carcerazione perché deve espiare una condanna definitiva a due anni e sette mesi per riciclaggio con l’aggravante del metodo mafioso.
Di Puorto è stato coinvolto anche in un’inchiesta di riciclaggio di denaro sporco nell’edilizia in Emilia e in Toscana. Grazie a prestanome incensurati di origine casertana, il gruppo si occupava di investire nel settore immobiliare edile. In un’operazione del 2014 Guardia di Finanza di Firenze e Squadra Mobile di Caserta sequestrarono circa dieci milioni di euro di beni immobili e mobili.
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