di Marco Birolini. Pubblicato su Avvenire il 17 febbraio 2025.

A Varese la Guardia di finanza sanziona 4 sale slot: in una settimana puntati fino a 500 mila euro, in violazione delle norme antiriciclaggio. Un fenomeno che si amplifica online.

Buttare soldi sporchi nell’azzardo per ricavarne somme pulite. Un “effetto lavatrice” che si sta diffondendo sempre più – anche nelle scommesse online – e che è stato notato dalle forze dell’ordine. A Varese sono scattati controlli antiriciclaggio in quattro sale slot dove dei giocatori spendevano sino a 200mila euro nella stessa giornata, arrivando a giocare oltre 500mila euro in sette giorni, utilizzando sempre le stesse carte bancomat in violazione delle norme antiriciclaggio. I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza sono arrivati nei locali per effettuare un controllo mirato, trovando riscontro alle ipotesi investigative. Sanzionati per un ammontare complessivo di 80 mila euro i gestori che non hanno identificato i giocatori.

L’attività svolta dalla Compagnia di Gallarate fa parte del piano voluto dal Comando Provinciale di Varese per verificare il rispetto delle normative antiriciclaggio e del gioco da parte delle sale slot anche a tutela dei giocatori e a contrasto della ludopatia.
I finanzieri si sono concentrati sull’utilizzo dei Pos scoprendo che in diverse occasioni i gestori delle sale slot si erano fatti pagare con la carta consumazioni false, dando poi il corrispettivo in contanti al cliente per continuare a giocare.

[…] Problemi anche in Emilia Romagna: ci sono comuni dove le scommesse esplodono. A partire da Zola Predosa e Calderara di Reno, che spendono rispettivamente 7.837 e 5.512 euro pro capite. Due comuni in piena Città metropolitana di Bologna, definiti “un cuore nero al centro della regione” dal report “Pane e azzardo 2” (Cgil, Federconsumatori, Campagna Mettiamoci in gioco e Fondazione Isscon). A trainare i numeri di Zola e Calderara è un gioco online che si chiama Betting Exchange, in cui gli stessi giocatori fanno da banco: a livello regionale pesa il 4,2% dell’online, mentre a Zola e Calderara segna rispettivamente il 47% e il 78%.

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