di Andreina Baccaro. Pubblicato su Il Corriere della Sera Bologna il 22 marzo 2025.
Ravenna, il piccolo quartiere signorile, sempre sfitto e invenduto, riconducibile per il 50% al figlio di Passarelli. Per gli inquirenti l’imprenditore 69enne catalizzatore dei soldi sporchi di diversi clan camorristici.
Finisce con la confisca la parabola del complesso residenziale di 77 immobili, corte interna, negozi e autorimesse, nel comune ravennate di Russi, in via Giuseppe Garibaldi, al quale già nel 2022 erano stati messi i sigilli perché riconducibile, per il 50% di quote societarie, al figlio di Antonio Passarelli, il pregiudicato per il quale il Tribunale di Napoli ha disposto la confisca di beni per 290 milioni di euro. La sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione del Tribunale di Napoli ha infatti disposto la confisca di primo grado di 18 società, 9 autoveicoli, 21 rapporti finanziari e 631 immobili e terreni, ubicati nelle province di Bologna, Ravenna, Napoli, Benevento, Caserta, Latina, Sassari e Campobasso, tutti riconducibili a Passarelli e ai suoi familiari.
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