Antimafia Duemila – 2 agosto 2017 –
Provenienti da realtà diverse, a volte da notevoli distanze chilometriche, ma sicuramente con qualcosa in comune: la pazzia. Quella sana, però.
Quella che ti fa credere fortemente in un grande Sogno: arrivare un giorno a respirare quel fresco profumo di Verità e Libertà che potrà salvare il nostro Paese. E questo gruppo di pazzi ci crede con così tanta forza da sopportare gli insulti degli ignoranti che non capiscono, o forse non vogliono capire, che esistono persone completamente disinteressate il cui unico sprone è il più nobile di tutti, lo stesso che, e lo citiamo con umiltà, spingeva Paolo Borsellino: l’Amore.
E’ stato questo desiderio di condividere questo Amore che ha unito 4 gruppi per realizzare quel sogno folle di portare un pizzico delle celebrazioni di Via D’Amelio a Brescello, un luogo divenuto simbolo in Emilia-Romagna, per essere stato il primo comune sciolto per mafia ormai da più di un anno e che ha visto il prorogamento della presenza di ben tre commissari fino al giugno 2018.
Sotto un sole cocente in una piazza scandalosamente deserta, se non per le immancabili “presenze” i gruppi di Bologna (Attilio Manca), Modena, Reggio, Brescello e Mantova con la sentita partecipazione dei gruppi di Pordenone e Udine, hanno realizzato questo sogno. Non è stato facile, lo sapevamo, ma la nostra è stata una scelta voluta e desiderata per unire il doveroso ricordo nei confronti di Paolo, Agostino, Walter Eddie, Claudio, Vincenzo ed Emanuela che hanno dato la vita per la nostra Libertà e della giovanissima Rita Atria, morta per aver perso la speranza, all’intento di lanciare un segnale forte nella piazza di un Paese ancora troppo silente nonostante tutto.
Desideriamo ringraziare tutti coloro che si sono uniti a noi in una torrida domenica di fine luglio, in una piazza terribilmente assolata e indifferente.
Chi non ringraziamo, invece, sono coloro che con l’orologio al polso hanno controllato che non sforassimo di un minuto, per farci svuotare prima possibile la piazza.
Chi non ringraziamo è colui che, in modo piuttosto concitato, ci ha intimato di non utilizzare l’ombra del tendone (deserto) della Pro Loco posizionata sul suolo pubblico della piazza. Forse sperava in un attacco generale di insolazione.
A tutti coloro che vigliaccamente bisbigliano dietro un portico o si nascondono dietro una tastiera, a tutti coloro che non comprendono o meglio non vogliono comprendere, vorremmo spiegare alcune cose: il nostro è un movimento nato su impulso di Salvatore Borsellino, il fratello del magistrato che oggi noi abbiamo ricordato.
Per continuare a leggere, clicca qui.