Gazzetta di Reggio – 26 luglio 2016
Non solo colpi di clacson per disturbare il convegno antimafia come accaduto nel novembre 2014 a Gualtieri, ma anche un messaggio diretto e inequivocabile consegnato allo studioso Antonio Nicaso mentre si trovava a Pietrasanta in Toscana. Era il giugno 2010 e ancora c’era chi tra gli amministratori contestava quello che Nicaso e Nicola Gratteri ripetevano sulle infiltrazioni nel reggiano. Così lo studioso: “(…) Mi si avvicina un uomo, sulla quarantina, capelli neri e accento calabrese. Mi fa i complimenti per però aggiunge “A Reggio Emilia state esagerando, state attenti, c’è tanta brava gente là.” Poi mi diede una pacca sulla spalla e scomparve…” E da lì altre contestazioni più o meno chiare nei suoi confronti fino all’episodio di Gualtieri in cui durante un convegno alcuni camion, legati a famiglie di ‘ndrangheta, iniziarono a suonare clacson a ripetizione per disturbare.