Pubblicato su repubblica.it il 3 marzo 2017.
Paolo Signifredi, 52enne di Baganzola in provincia di Parma, ritenuto il “commercialista” della ‘ndrangheta e coinvolto in tre inchieste. Nel processo Pesci, il tribunale di Brescia lo ha condannato a sei anni di reclusione per estorsione e associazione di stampo mafioso (la sentenza di primo grado è stata appellata), mentre nel processo Kyterion a Crotone si segue il filone degli affari calabresi della cosca di Cutro.
Signifredi, collaboratore di giustizia, è stato ascoltato come testimone nel processo Aemilia; gli inquirenti lo ritengono coinvolto in una maxi-frode da 130 milioni con l’acciaio, compiuta nientemeno che con Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco di Palermo e superteste nel processo sul presunto patto Stato-mafia.
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