Di Ilaria Calabrò, pubblicato su “Strettoweb” il 12.03.2021
Catturato ieri a Barcellona il latitante Romeo Giuseppe di San Luca.
Alle ore 19.30 circa di ieri, nella città di Barcellona,l’Equipo Operativo della Guardia Civil spagnola ha localizzato e catturato il pericoloso latitante di San Luca (RC) ROMEO Giuseppe classe 1986, nell’ambito di un’operazione di polizia resa possibile dalla cooperazione fornitadalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria e dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato sotto l’egida della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria diretta dal Procuratore della Repubblica Giovanni BOMBARDIERI, in stretto raccordo con il Servizio per laCooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) della Direzione Centrale della Polizia Criminale nell’ambito del più ampio progetto I-Can (Interpol CoopeperationAgainst’Ndrangheta) promosso dall’Italia insieme al Segretariato Generale dell’OIPC-Interpol di Lione.
Gli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria e dello S.C.O. – coordinati dal Procuratore Aggiunto Giuseppe LOMBARDO e dai Sostituti Procuratori Simona FERRAIUOLO e Alessandro MOFFA -hanno fornito ai colleghi spagnoli significativi elementi sulla presenza nella penisola iberica diROMEO Giuseppe che era riuscito a sottrarsiall’esecuzione dell’operazione internazionale “European‘NdranghetaConnection” eseguita il 5 dicembre 2018 da una Squadra Investigativa Comune composta da diverse Forze di Polizia italiane – Polizia di Stato e Guardia di Finanza – ed europee (BKA tedesco, FIOD olandese e Polizia Belga), con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, della Procura di Duisburg (D), dell’Autorità Giudiziaria Olandese, di Eurojuste di Europol.
L’arresto di ROMEO Giuseppe, inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi stilato dal Ministero dell’Interno, rappresenta un momentodi particolare rilievo nella generale attività di contrasto al narcotraffico internazionale gestito dalla‘Ndrangheta.
Colpito da due ordinanze di custodia cautelare in carcere e destinatario di un decreto di sequestro preventivo nell’ambito dell’inchiesta “European‘NdranghetaConnection”, il 13 novembre 2020 è stato condannato dal G.U.P. di Reggio Calabria a 20 anni di reclusione per partecipazione, con ruolo di rilievo, ad un’associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico internazionale, detenzione di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori ed auto-riciclaggio.
Originario di San Luca (RC), di anni 35, conosciuto con i soprannomi“u pacciu”, “maluferru” o “u nanu”, ROMEO Giuseppe è figlio di ROMEO Antonio classe 1947 alias “centocapelli”, ritenuto contiguo alla cosca ROMEO intesi “stacchi” di San Luca (RC), attualmentedetenuto presso la Casa Circondariale di Parma.
Il suo ruolo all’interno di una delle tre consorterie di cui era composta la vasta associazioneper delinquere disarticolata con l’operazioneEuropean‘Ndrangheta Connection, ovvero il gruppo “PELLE-COSTADURA-ROMEO”, era quello di promotore, organizzatore e finanziatore dei traffici di cocaina in Europa. Egli aveva infatti stabilito la propria dimora in Germania, ma faceva la spola fra la Calabria, la Lombardia e l’Europa nord-occidentale al fine distringere accordi con i fornitori dello stupefacente e con alcuni intermediari dimoranti in Belgio, Olanda e Germania, che prevedevano trasporti di 40 Kg di cocaina a settimana dall’Olanda a Milano, con la collaborazione di altri sodali calabresi, alcuni dei quali già condannati in primo grado a parecchi anni di reclusione ad esito del processo scaturito dalla richiamata operazione di polizia.
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