Corriere di Bologna – 10 giugno 2016
Il PM Francesco Caleca al termine della requisitoria fiume, durata tre udienze, ha tratteggiato così scopi e caratteristiche del presunto gruppo criminale capeggiato da Nicola Femia e con base nel ravennate: “Una neo associazione, un embrione mafioso trapiantato in Emilia-Romagna dotato di propria capacità initmidatoria, che ha legami con clan calabresi di spicco, ma non ne subisce l’ingerenza. Un gruppo concentrato sui propri interesse economici che aveva sponde tra professionisti e forze dell’ordine.”
Richiesti 221 anni totali di condanna per i 23 imputati. A 14 di loro è anche contestata l’associazione mafiosa o il concorso esterno.
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La Repubblica Bologna – 10 giugno 2016