di Giuseppe Baldessarro. Pubblicato su repubblica.it il 12 luglio 2017.
Maxi operazione della Dda di Napoli, 18 in manette, 50 indagati. In custodia il romagnolo Domenico Sangiorgi. Perquisita anche la casa della direttrice di un altro istituto di credito bolognese.
BOLOGNA – C’è anche il direttore di una banca bolognese tra le 16 persone arrestate (4 ai domiciliari) dalla Guardia di Finanza di Bologna su richiesta della direzione distrettuale antimafia di Napoli. Contro Domenico Sangiorgi, nato a Faenza il 19 ottobre del 1958, l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. L’uomo era organico – secondo gli inquirenti – ai clan campani, per conto dei quali svolgeva tutta una serie di attività illecite in ambito economico-finanziario. Sangiorgi era direttore (fino al 2013) di una filiale bolognese della Cassa di Risparmio di Ravenna. Ora lavora in un altro istituto di credito di un’altra città.
La procura partenopea lo accusa, oltre che di associazione mafiosa (416 bis), di riciclaggio e di altri reati legati al suo ruolo di dirigente dell’istituto di credito con sede a Bologna. Nell’operazione è indagata anche Lea Monari, ex direttrice della filiale di Funo di Argentano (Bo) della Banca popolare di Lodi (fino al 2006) e della filiale di San Giovanni in Persiceto (Bo) della Cassa di risparmio di Firenze, accusata di riciclaggio.
Per continuare a leggere, clicca qui.