Gazzetta di Reggio – 3 gennaio 2017 –

Nel 2004 è stato condannato per mafia e da tre anni era un sorvegliato speciale: niente patente di guida né spostamenti senza assenso del magistrato, niente lavoro e soprattutto obbligo di dimora a Brescello. Ora, dopo tre anni dalla misura di prevenzione che lo teneva sotto l’occhio vigile del tribunale e delle forze dell’ordine, il fratello maggiore (62 anni di età) del più noto boss cutrese Nicolino “mano di gomma” Grande Aracri può ritenersi un uomo libero.

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