Di Tiziano Soresina, pubblicato sulla Gazzetta di Reggio il 24 Giugno 2018
REGGIO EMILIA. Nel difendere in un’articolata arringa i suoi due assistiti d’origine cutrese – il 52enne Vincenzo Mancuso (di Ravarino, nel Modenese) e il 46enne Pierino Vetere (residente nel Piacentino, a Castelvetro) – entrambi in carcere ed accusati di associazione mafiosa oltre che di reati minori, l’avvocato difensore Pasqualino Miraglia si rivela molto pungente nel chiedere la doppia assoluzione a fronte di richieste di pena non indifferenti da parte dei pm (18 anni e mezzo per Mancuso e 9 anni e mezzo per Vetere). «È strana l’atmosfera che circonda questo processo penale, qualsiasi cosa accada di illecito al di fuori viene legata ad Aemilia e alla ’ndrangheta – entra nel merito – e noto uno spirito populista che spinge verso condanne esemplari, ma sono sicuro di avere a che fare con magistrati giudicanti onesti che non si faranno condizionare».