di Sarah Martinenghi. Pubblicato su La Repubblica Torino il 29 novembre 2018.
Il magistrato a un convegno sulle organizzazioni criminali: “In alcune comunità di altri Paesi fenomeni pericolosi su cui non bisogna essere distratti”
La storia della mafia, le sue ramificazioni a Torino, nel passato, nel presente e l’attenzione che dovrà esserci sul fenomeno anche nel futuro. Un pomeriggio dedicato a discutere della “Lotta al crimine organizzato. Quali scenari futuri?” al Palagiustizia di Torino in cui si sono confrontati magistrati di altissimo livello ed esperti del tema: dal presidente vicario della Corte d’appello Fabrizio Pasi, al procuratore generale Francesco Saluzzo, al procuratore aggiunto Paolo Borgna, insieme al sociologo Fabio Iadeluca, al professor Pierpaolo Rivello e al professor Ranieri Razzante, fondatore e presidente dell’A.I.R.A. (l’associazione italiana responsabili antiriciclaggio), oltre all’avvocato penalista Gianluca Vitale e al tenente colonnello Massimo Corradetti, comandante del reparto carabinieri Anticrimine di Torino. Sono stati proprio i magistrati torinesi, con la loro decennale esperienza nella lotta alla criminalità organizzata, a tracciare il quadro locale delle infiltrazioni mafiose a Torino e in Piemonte.
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