di Giovanni Tizian. Pubblicato su La Gazzetta di Modena il 21 marzo 2025.
Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, l’analisi del giornalista Giovanni Tizian: «L’essenza non è cambiata, l’unico passo avanti grazie all’educazione»
MODENA. “Associazione con epicentro in Reggio Emilia, Modena, Parma, Piacenza, quantomeno dal 2016 a oggi”. Al di là di come la si voglia pensare o interpretare, recentissimi atti giudiziari certificano un dato che dopo quarant’anni dovrebbe essere scontato: la questione mafiosa è ancora attuale in Emilia. Lo è sotto la Ghirlandina, lo è a una manciata di chilometri verso nord seguendo la direttrice dell’autostrada A1 che scorre verso Milano. Quasi mezzo secolo di infiltrazione criminale, che si è fatta, decennio dopo decennio, radicamento sul territorio regionale. C’è una gran differenza tra i due concetti: l’infiltrazione è come una goccia, impatta sul terreno, penetra in profondità ma poi si asciuga; il radicamento è come un reticolo robusto, radici mature che da sotto il manto avvolgono le comunità. Non si tratta di divagazioni giornalistiche.
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