Pubblicato da ansa.it il 28 gennaio 2019.

Appartenevano a una cellula denominata “Catacata Mp (Italy Sicily)”, operante a Catania e in provincia e con base operativa nel Cara di Mineo. Spacciavano droga e si scontravano con gruppi rivali per avere il predominio tra le comunità straniere del centro d’accoglienza. Stamane la Squadra mobile di Catania, nell’operazione “Norsemen”, ha arrestato 16 persone (tre sono irreperibili) accusate di far parte di una banda di spacciatori di cocaina e marijuana che con metodo mafioso operava in varie zone d’Italia ma che aveva una propria cellula operativa, chiamata “Viking” o “Supreme Vikings confraternity”, a Catania e nel Cara di Mineo.

Uno degli indagati è stato bloccato nel capoluogo etneo, un’altro a Bergamo. Tutti gli altri sono stati fermati nel Cara di Mineo e rinchiusi nelle carceri di Catania Bicocca, Siracusa, Messina e Bergamo. Alcuni dei fermati avrebbero collaborato con i trafficanti di esseri umani in Libia. Nelle abitazioni di alcuni indagati sono state sequestrate una mannaia e grossi coltelli da cucina, dosi di marijuana e materiale per il confezionamento. Le persone fermate – tra cui tre donne – sono accusate di associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope e violenza sessuale aggravata.

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