di Marco Milioni. Pubblicato su VicenzaToday il 20 ottobre 2023.
Lo rivela il magazine Livesicilia.it che cita un recente verbale d’interrogatorio del boss trapanese da poco deceduto. «Urge una attenta riflessione sul caso» commenta il presidente dell’Osservatorio veneto sul fenomeno mafioso.
Durante la sua latitanza il boss mafioso Matteo Messina Denaro, assieme ad altri sodali, avrebbe dato vita ad una fiorente attività da grossista nel mondo delle forniture orafe. Un business ricco rispetto al quale la centrale di acquisto del metallo prezioso sarebbe stata nel Vicentino. Altre piazze altrettanto importanti sarebbero state Arezzo e Valenza nell’Alessandrino. A rivelare questo retroscena è il magazine Livesicilia.it che menziona un interrogatorio cui il 16 febbraio scorso Messina Denaro è stato sottoposto dai pubblici ministeri Giovanni Antoci e Gianluca De Leo dopo l’arresto del boss trapanese considerato il capo dei capi di Cosa nostra.
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