Pubblicato su La Repubblica Parma il 10 gennaio 2018.
Il rapporto fra la galassia aziendale di Gigliotti, dai formaggi all’impiantistica alimentare, e i clan calabresi Farao Marincola.
“Calmierare ‘ndranghetisticamente le pretese laburistiche dei dipendenti”. Così l’ordinanza della Dda di Catanzaro in merito al ruolo ricoperto da Vittorio Farao e Aldo Marincola a Parma in qualità di dipendenti di società della galassia aziendale di Franco Gigliotti, originario di Torretta di Crucoli, da almeno venti anni impiantato a Parma dove ha la residenza (domicilio a Montechiarugolo) ritenuto dagli inquirenti imprenditore di ‘ndrangheta.
Farao e Marincola utilizzati da Gigliotti anche per tenere a bada le pretese estorsive di altri ‘ndranghetisti. E’ proprio Farao nel 2013 a informare il padre di come ha bloccato le richieste fatte a Gigliotti dai cutresi in nome e per conto di Nicolino Grande Aracri il cui peso criminale è stato riconosciuto anche dal processo Aemilia.
I due assunti che, fra l’altro, si dedicano all’acquisto, per finalità di spaccio, di quantitativi non modici di sostanza stupefacente. Gigliotti è infatti rienuto “intraneo” perché finanzia la cosca assumendo una pletora di persone selezionate fra i plenipotenziari della cosca medesima, i quali strumentalizzano l’occasione di lavoro che è loro offerta, per delinquere.
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