Agenzia Giornalistica Italiana – 13 ottobre 1993 – La ‘ndrangheta calabrese, attraverso alcune sue potenti “famiglie” ben introdotte anche al nord, era impegnata in una vera e propria corsa agli armamenti e stava in particolare approvvigionandosi di armi idonee a distruggere sia mezzi blindati sia edifici. Questo è quanto sta emergendo in modo sempre più chiaro dalle indagini sull’arsenale intercettato l’altra notte in un deposito di Maranello, nel modenese.