di Marika Demaria. Pubblicato su La via libera il 31 maggio 2023.
Per la Cassazione, in Valle d’Aosta esiste una locale di ‘ndrangheta ma occorre “provare che il tessuto sociale di riferimento, lontano dalla Calabria, sia in grado di recepire il messaggio che quel collegamento evoca”. Secondo i giudici, mancano “forze intimidatrici, ruoli e collegamenti con la Calabria”, quindi non si può parlare di “una locale strutturata” ma di “atti meramente preparatori”. Come a dire: in Val d’Aosta si stava preparando il terreno per organizzare una locale di ‘ndrangheta, ma mancano ancora alcuni fattori determinanti come i collegamenti con la casa madre e l’intimidazione.
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