Pubblicato su ravennatoday.it il 12 settembre 2019.
Le operazioni poste in essere dai titolari della sala giochi hanno permesso di “ripulire” in tre anni oltre un milione di euro, frutto dei reati di utilizzo di fatture relative a operazioni inesistenti.
Maxi sequestro della finanza. Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni mobili e immobili, per un valore complessivo di oltre un milione di euro, nei confronti di due coniugi titolari di una sala giochi di Forlì, destinatari anche della misura del divieto temporaneo all’esercizio di imprese, e di un incaricato di una società concessionaria per la gestione del gioco lecito.
Il provvedimento, emesso dal Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale di Forlì su richiesta della Procura della Repubblica forlivese, giunge a conclusione di complesse indagini sviluppate dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Faenza e scattate a seguito di una verifica fiscale condotta nei confronti di una ditta faentina esercente l’attività di fabbricazione di poltrone e divani. Nel corso delle attività ispettive, infatti, era emerso che il titolare della ditta di Faenza, di nazionalità cinese, a fronte di numerose fatture false ricevute aveva emesso assegni bancari portati all’incasso dalla sala giochi forlivese, con la quale l’azienda faentina non intratteneva alcun formale rapporto commerciale.
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