Pubblicato su reggiosera.it il 27 settembre 2019.

In aula pressione degli avvocati della difesa sulla ex di Sarcone che è stata querelata da Grande Aracri.

Nei processi di mafia in Calabria accade spesso mentre, dice una fonte molto qualificata, “in Emilia è la prima volta che succede”. Si parla della “pressione indiretta” esercitata su un testimone da parte degli avvocati degli imputati, come quella registrata oggi nella nuova udienza del processo di Reggio Emilia che sta svelando i retroscena dei due omicidi di matrice ‘ndranghetistica avvenuti nel 1992.

A deporre in aula (dove e’ stata scortata dai carabinieri per non essersi presentata nell’udienza precedente) e’ stata questa mattina la 44enne originaria della provincia di Catanzaro Lucia Condito, chiamata dal pm Beatrice Ronchi per il ruolo che gioco’ nell’assassinio di Giuseppe Ruggiero, ucciso a Brescello da killer travestiti da Carabinieri.

La donna, all’epoca dei fatti 17enne, era la fidanzata di Nicolino Sarcone (che per quel delitto è stato già condannato), e accompagno’ in treno dalla Calabria a Modena per consegnare al boss Nicolino Grande Aracri le finte divise da militare per l’agguato.

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