Pubblicato da Reggio Sera il 19/06/2018

REGGIO EMILIA – Colpevole, dunque innocente. Cosi’ e’ – per il suo difensore Giulio Garuti – l’imprenditore Augusto Bianchini, imputato “eccellente” del processo Aemilia contro la ‘ndrangheta. Nel dibattimento in corso a Reggio Emilia – dove il modenese e’ a giudizio insieme alla moglie e i tre figli, per quasi 50 anni di carcere chiesti nella requisitoria dell’accusa per tutta la famiglia – Bianchini e’ responsabile di riciclaggio di rifiuti, abuso di ufficio, e falsa fatturazione, spiega il legale.

Ma “perlomeno con la mafia i Bianchini non c’entrano nulla. Le loro aziende non erano a disposizione della mafia e questa famiglia non ha consentito alla mafia di entrare nella ricostruzione post sisma che e’ l’accusa piu’ infamante che viene rivolta”, afferma Garuti. Nella prima parte della requisitoria svolta stamattina l’avvocato sottolinea poi il particolare clamore che ha circondato le vicende giudiziarie del suo assistito e sottolinea: “Questo e’ un processo dei Bianchini. Il pubblico ministero ha parlato per ben tre ore di questa posizione e le parti civili hanno tutte offeso Bianchini per diverse ore. Ma lui e’ stato li’ ad incassare e ad ascoltare cosa che ha fatto dal primo giorno di udienza. Bianchini ascolta il suo processo: e’ rassegnato ma con la voglia di raccontare le sue verita’”.

Per continuare a leggere, clicca qui.