di Gabriele Franzini, pubblicato su “reggioonline.com” il 09.04.2020

Giuseppe Pagliani dovrà affrontare un nuovo processo d’Appello per l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. E in quella occasione la corte dovrà riascoltare le persone informate dei fatti che hanno reso dichiarazioni sui rapporti fra le cosche e l’ex capogruppo di Forza Italia in Sala del Tricolore e in Consiglio provinciale.

E’ questa la ragione per la quale la Cassazione ha annullato la condanna a 4 anni rimediata in secondo grado dall’avvocato scandianese. La corte, ribaltando la sentenza di primo grado, aveva giudicato Pagliani colpevole di aver fatto da sponda politica alla cosca Grande Aracri. Lo aveva fatto, scrive la Cassazione nelle motivazioni della sentenza, “procedendo anche a una rilettura delle dichiarazioni rese” da una decina di testi, tra i quali l’ex prefetto Antonella De Miro, colleghi o ex colleghi di partito di Pagliani come Liborio Cataliotti, imputati come Nicolino Sarcone e Marco Gibertini.

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