di Tiziano Soresina. Pubblicato su La Gazzetta di Reggio il 6 gennaio 2018.

Reggio Emilia, il maxi processo è entrato nella volata finale: in febbraio iniziano le requisitorie dei due pm, poi sarà la volta degli avvocati.

REGGIO EMILIA. Con le testimonianze ormai agli sgoccioli, il maxi processo Aemilia – iniziato quasi due anni fa, cioè il 23 marzo 2016 – ha imboccato la volata finale per arrivare all’agognato “traguardo” che significa l’emissione di una sentenza a dir poco storica, visto che nel nostro tribunale si sta svolgendo il più consistente procedimento di mafia (151 imputati) dopo quello degli anni Ottanta istruito a Palermo da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

VERDETTO ESTIVO. Visto quante “sterzate” impreviste si sono susseguite dalla primavera 2016 ad oggi nell’aula-bunker, sono ancora all’orizzonte diverse “variabili” che possono incidere sui tempi di conclusione del maxi processo presieduto da Francesco Caruso (giudici a latere Cristina Beretti ed Andrea Rat). Comunque fra gli addetti ai lavori “si respira” già aria di verdetto che le previsioni fissano entro la prossima estate. Insomma, dai 6 agli 8 mesi (come ipotesi più realistica) dovrebbero dividerci dall’attesissima sentenza di primo grado per chi non ha virato sui riti alternativi (quel troncone di Aemilia ha meno imputati ed è ben più accelerato, avendo già nel mirino la Cassazione).

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