Pubblicato sul ilfattoquotidiano.it il 9 gennaio 2020.

Dall’inchiesta, coordinata dalla Dda di Bari guidata da Giuseppe Volpe, è emerso che i membri dei clan Anemolo, Strisciuglio e Capriati avevano concentrato i propri interessi sull’installazione e sulla gestione degli apparecchi di videopoker nei negozi e nelle sale gioco in città.

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