Pubblicato il 25 giugno 2019 su Repubblica Parma.

Fra i sedici coinvolti nell’operazione Grimilde della polizia anche il boss Francesco Grande Aracri, oltre ai figli Salvatore e Paolo, e Giuseppe Caruso, presidente del Consiglio comunale di Piacenza.

Nuovo colpo alla ‘ndrangheta in Emilia Romagna: la polizia ha eseguito una serie di misure cautelari nei confronti di presunti appartenenti alle cosche che da tempo operano nella regione e che sono storicamente legate ai Grande Aracri di Cutro, in provincia di Crotone.

Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi, si legge in una nota, figurano “elementi di primo piano del sodalizio ‘ndranghtistico emiliano, tra i quali Salvatore, Francesco (già condannato per associazione mafiosa) e Paolo Grande Aracri, ritenuti ai vertici del clan operante nelle province di Reggio Emilia, Parma (dove sono stati effetuati tre arresti a carico di persone ritenute collegate al clan) e Piacenza, oltre a Giuseppe Caruso, attuale presidente del Consiglio comunale di Piacenza, ritenuto appartenente al gruppo mafioso capeggiato dagli altri”.

A Parma i coinvolti sono Giuseppe Lazzarini e Giuseppe Strangio accusati di associazione mafiosa e Claudio Bologna per concorso esterno.

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