di Daniele Montanari. Pubblicato il 5 luglio 2017 su La Gazzetta di Modena.

Le richieste della Procura però non convincono la parte civile: «Anche l’ex sindaco è responsabile dell’abuso d’ufficio»

SERRAMAZZONI. Sei anni di carcere per l’ex soggiornante obbligato Rocco Antonio Baglio (più 5mila euro di multa), tre anni e quattro mesi (più 6mila euro) per Marcello Limongelli, tre anni e un mese per Salvatore Guarna (più 2200 euro), suoi complici di tentata estorsione, e 7 mesi (più 500 euro) per l’ex presidente dell’Asd Fc Serra Marco Cornia per turbativa d’asta nell’appalto stadio. Queste le richieste del pm Claudia Natalini ieri al processo Teseo (presente una folta delegazione di Libera), quello sugli appalti di Serra e l’allarme ’ndrangheta. Nulla per Luigi Ralenti, nonostante il coinvolgimento dell’ex sindaco in gravi episodi (prescritti) e il fatto che «è pacifico il suo interesse nella vicenda di compravendita di Berzigala» come ha sottolineato lo stesso pm, aggiungendo che «Ralenti faceva l’immobiliarista prima di diventare sindaco e ha continuato a farlo per tutto il suo mandato, anche nel suo ufficio in municipio». Ma quella storia, per cui Ralenti è imputato per abuso d’ufficio, a suo giudizio è da considerarsi prescritta.

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