di Leandro Del Gaudio e Mary Liguori. Pubblicato il 13 ottobre 2017 su Il Mattino – Caserta.

Il Tribunale di Napoli Nord ha assolto con la formula «perché il fatto non sussiste» l’ex vertice della Cpl Concordia Roberto Casari e due dipendenti dello stesso colosso delle coop emiliane, Giulio Lancia e Giuseppe Cinquanta, dall’accusa di aver stretto rapporti con i Casalesi ai tempi della metanizzazione dell’Agro Aversano. Difeso dai penalisti Luigi Chiappero e Luigi Sena, Casari aveva sempre battuto sulla estraneità della sua azienda alle accuse del pentito Iovine. Sono stati invece condannati i due imprenditori Antonio Piccolo e Claudio Schiavone.

Stando a quanto emerge dal dispositivo, la Cpl Concordia non ha stretto rapporti con la camorra, o comunque la Procura di Napoli non è riuscita a dimostrare la concretezza della propria tesi. Diverso invece il destino degli altri due imputati. I due imprenditori Piccolo e Schiavone sono stati condannati a dieci e sei anni per legami con i Casalesi.

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