Dalle aule di giustizia

In questa sezione troverai alcuni materiali utili ad approfondire i temi che nella nostra mappa sono solo rappresentati. Dati, numeri, concetti, relazioni e dinamiche: tutto quanto è necessario per capire come le mafie agiscono sul nostro territorio.

Si tratta di documenti liberamente scaricabili, che sono stati messi a disposizione dai diversi autori gratuitamente. Scaricali, leggili e condividili.

Dalle aule di giustizia

  • Processo Aemilia

Dopo sei mesi di stesura, il Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Bologna Francesca Zavaglia ha depositato millequattrocento pagine di motivazioni della sentenza che ad aprile 2016 ha concluso i riti abbreviati del processo Aemilia con 58 condanne in abbreviato, 17 patteggiamenti, 12 assoluzioni e un proscioglimento per prescrizione.

Motivazioni della sentenza di primo grado (riti abbreviati)

Le condanne del primo grado sono state in gran parte confermate dalla Corte d’Appello di Bologna, che il 12 settembre 2017 ha pubblicato la sentenza di secondo grado del processo Aemilia.

Motivazioni della sentenza della Corte d’Appello (riti abbreviati) – parte I

Motivazioni della sentenza della Corte d’Appello (riti abbreviati) – parte II

Motivazioni della sentenza della Corte d’Appello (riti abbreviati) – parte III

Ad aprile 2019, la Cassazione chiude definitivamente con il proprio giudizio i riti abbreviati di Aemilia (qui il nostro commento sulla sentenza).

Motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione (riti abbreviati)

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A ottobre 2018 il Tribunale di Reggio Emilia ha pronunciato la sentenza che chiude il primo grado di giudizio per i riti ordinari.

Dispositivo della sentenza del Tribunale di Reggio Emilia (riti ordinari)

  • Processo Black Monkey

Alcuni imputati del processo Black Monkey hanno scelto il rito abbreviato. Il giudice per le indagini preliminari Andrea Scarpa ha riconosciuto l’associazione a delinquere semplice e l’aggravante del metodo mafioso. Pubblichiamo qui le motivazioni, divise per comodità in due parti (il dispositivo con condanne e assoluzioni è alla fine del secondo file).

Motivazioni della sentenza di primo grado (riti abbreviati) – parte I

Motivazioni della sentenza di primo grado (riti abbreviati) – parte II

Il Procuratore Generale e alcuni degli imputati (tra i quali Nicola Paparusso) hanno fatto ricorso in Cassazione: qui gli esiti del ricorso.

Il 22 febbraio 2017 il Tribunale di Bologna ha letto la sentenza con la quale ha riconosciuto l’esistenza dell’associazione mafiosa capeggiata da Nicola Rocco Femia. Notevoli anche i risarcimenti dei danni riconosciuti alle parti civili, e le ingenti confische a carico degli imputati. Trovate qui sotto il file con il dispositivo (che contiene le condanne, le pene principali e accessorie e i risarcimenti) e il file con le motivazioni complete, depositate il 19 luglio 2017.

Dispositivo della sentenza di primo grado (rito ordinario)

Motivazioni della sentenza di primo grado (rito ordinario)

Il 29 ottobre 2019 la Corte d’Appello di Bologna ha in parte riformato la sentenza di primo grado, facendo cadere l’ipotesi dell’associazione a delinquere di stampo mafioso e riqualificando il capo a) nel delitto di associazione a delinquere semplice (416 c.p.). Molti dei reati per i quali il Tribunale di Bologna aveva inflitto in primo grado condanne sono stati dichiarati prescritti.

Motivazioni della sentenza di appello (Corte d’Appello di Bologna)

Chiaradia e Torello_sentenza di secondo grado (Corte d’Appello di Bologna)

  • Sentenza di assoluzione di CPL Concordia

“Gli elementi acquisiti sono insufficienti per poter affermare che vi siano state pressioni della camorra per determinare la rinuncia del consorzio Eurogas alle concessioni e favorire così la Cpl Concordia per la costruzione della rete del gas in diversi comuni del Casertano, emergendo con certezza un coinvolgimento del clan dei Casalesi soltanto in una fase successiva, quando il Bacino Campania 30 era stato già costituito e doveva quindi darsi avvio alla fase operativa”.

E’, in sintesi, quanto sostengono i giudici del Tribunale Napoli Nord (presidente Francesco Chiaromonte, giudici Luca Rossetti e Marina Napolitano) nelle motivazioni della sentenza emessa il 13 ottobre scorso che ha assolto con la formula “perché il fatto non sussiste” i manager della cooperativa modenese Roberto Casari, difeso dagli avvocati Luigi Chiappero e Luigi Sena, Giulio Lancia, assistito dall’avvocato Bruno Larosa, e Giuseppe Cinquanta, difeso dagli avvocati Arturo ed Errico Frojo.

[fonte: Repubblica.it, edizione Napoli]

Motivazioni della sentenza (primo grado)

  • Scioglimento del comune di Brescello

Il Consiglio di Stato ha confermato, con la sentenza n. 5782 pubblicata il 7 dicembre 2017, lo scioglimento del comune di Brescello, in provincia di Reggio Emilia, primo comune emiliano-romagnolo sciolto per mafia.

Cons. Stato, n.5782/2017

  • Dal Veneto: l’operazione Isola scaligera

È stata eseguita il 4 giugno 2020 un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 26 indagati responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, riciclaggio, estorsione, trasferimento fraudolento di beni, emissione di false fatturazioni per operazioni inesistenti, truffa, corruzione e turbata libertà degli incanti. Agli arresti sono finiti in 23, di cui sei ai domiciliari, mentre ad altri tre è stato imposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le indagini, condotte tra il 2017 e il 2018 dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e dalle Squadre mobili di Verona e Venezia, hanno permesso di scoprire l’esistenza di un’autonoma locale di ‘ndrangheta operante a Verona e provincia, riconducibile alla potente cosca degli “Arena- Nicoscia” di Isola Capo Rizzuto (KR).

Ordinanza di custodia cautelare_Operazione Isola Scaligera