Pubblicato il 9 gennaio 2018 su Quotidiano Sanità.

Quasi 4 milioni ripartiti tra le Ausl per la realizzazione di interventi di prevenzione e trattamento del gioco d’azzardo patologico. Venturi: “Il piano vuole tutelare le fasce più deboli e maggiormente vulnerabili, ma anche aumentare un approccio consapevole al gioco”

Quasi 4 milioni di euro per realizzare realizzare interventi centrali e territoriali finalizzati alla prevenzione e al trattamento del gioco d’azzardo patologico. È questa la cifra destinata al Piano d’azione regionale contro la ludopatia approvato dalla Giunta dopo il via libera ottenuto dall’Osservatorio nazionale per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo.

L’Emilia-Romagna è tra le quattro regioni italiane – insieme a Friuli Venezia Giulia, Basilicata e Umbria – il cui Piano regionale contro il gioco d’azzardo è stato approvato integralmente dall’Osservatorio, ottenendo così l’autorizzazione da parte del ministero della Salute all’utilizzo della quota del Fondo per il gioco d’azzardo patologico già attribuito alla Regione: 3 milioni e 712 mila euro per il periodo 2017-2018.

La quasi totalità delle risorse verrà trasferita alle Aziende Usl dell’Emilia-Romagna sulla base della popolazione residente al 1^ gennaio 2017 (in quanto titolari di competenze in tema di prevenzione e cura del Gioco d’azzardo) per la realizzazione di interventi sul territorio. Nel dettaglio, le risorse vengono distribuite tra le Aziende sanitarie nel seguente modo: Romagna 909.512 euro; Bologna 708.661 euro; Modena 568.092 euro; Reggio Emilia 431.065 euro; Parma 362.221 euro; Ferrara 282.605 euro; Piacenza 232.140 euro; Imola 107.915 euro. La Regione si riserva una quota residua delle risorse – 110 mila euro – per le attività di formazione del personale che a vario titolo si occuperà del problema.

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