Pubblicato su ilfattoquotidiano.it il 3 febbraio 2020.

Eseguite ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 13 persone. A capo c’erano soggetti vicini alla camorra e alla criminalità romana.

Una maxi frode all’Iva da oltre cento milioni sui prodotti petroliferi è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Pavia, che ha eseguito ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 13 persone, di cui sette sono state messe agli arresti domiciliari. A capo dell’organizzazione c’erano soggetti vicini alla camorra e alla criminalità romana. L’organizzazione acquistava il prodotto tramite società “cartiere” da operatori con sede in Repubblica Ceca, Cipro, Croazia, Romania e Slovenia. Poi, grazie a un giro di fatture false, lo rivendeva a diversi clienti sparsi sul territorio nazionale o lo immetteva al consumo attraverso distributori stradali in Piemonte, Veneto e Lombardia a prezzi molto più convenienti rispetto a quelli di mercato. I soldi sottratti al fisco venivano riciclati sia in Italia sia all’estero.

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