Pubblicato su La Gazzetta di Reggio il 31 marzo 2018.

Brescello, lunghe e complicate le procedure per rendere effettivo lo sgombero La procedura sui beni di Francesco sotto i riflettori dopo l’aggressione al Tg2.

BRESCELLO. Il servizio della troupe del Tg2 a Brescello – poi colpita da un sasso in via Pirandello – ha portato alla ribalta nazionale il tema della confisca dei beni a Francesco Grande Aracri. Dopo la sua condanna definitiva avvenuta nel 2008, nel dicembre del 2013 il fratello del boss Nicolino subì un sequestro di beni per un totale di circa 3 milioni di euro: tra questi figura anche la casa.

Abita ancora lì con la famiglia perché per rendere operativo lo sgombero dell’abitazione manca ancora l’ultimo passaggio formale e attualmente la procedura è nella mani dell’Agenzia nazionale beni confiscati, che si rapporta direttamente con il commercialista Alberto Peroni, amministratore giudiziario dei beni confiscati al fratello del boss.

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