di Giovanni Tizian. Pubblicato su L’Espresso il 13 gennaio 2017.

Un omicidio può dire molte cose. Specie se la vittima è un avvocato di successo, che viveva a Melbourne e difendeva mafiosi calabresi trapiantati in Australia. Per questo il cadavere di Joseph “Pino” Acquaro lancia messaggi tutti da decifrare, che sono senza ombra di dubbio la chiave per entrare nella dimensione più recente della ‘ndrangheta in Oceania. Un’organizzazione globale. Che, come raccontiamo nel prossimo numero in edicola domenica 15 gennaio, ha colonizzato anche il Canada, trasformandolo in una sorta di rifugio dei padrini.

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