di Alessandro Cicognani. Pubblicato su corriereromagna.it il 22 ottobre

Primo caso nel Ravennate. Sorpreso con 30mila euro in casa, un ragazzo aveva mostrato i tagliandini delle vincite.

RAVENNA. È la “nuova” generazione del riciclaggio di denaro. Difficilissima da dimostrare e quasi perfetta nel suo essere diabolica. Il metodo tanto arguto oggi sfruttato, in particolare, dagli spacciatori di tutto il mondo, pare essere arrivato per la prima volta nel Ravennate con l’arresto di un ragazzo straniero a Cervia. E consiste sostanzialmente in questo: rendere legale il denaro provento della droga attraverso l’acquisto e il successivo incasso delle vincite nel mondo del lotto e delle scommesse. In buona sostanza lo spacciatore, una volta accumulata una certa quantità di denaro, non fa altro che appostarsi in una ricevitoria e aspettare.

Aspettare che cosa? Semplicemente che qualche cliente arrivi ad incassare una vincita mostrando il biglietto fortunato. La normativa prevede infatti che, fino a un massimo di 2.300 euro, il fortunato possa incassare la vincita lecita direttamente nella ricevitoria che ha emesso la giocata. Quando una di queste persone si presenta dentro il negozio, dunque, lo spacciatore di turno non fa altro che avvicinarsi e prenderlo un attimo da parte. A quel punto scatta l’offerta con tanto di guadagno. Facciamo l’esempio di una vincita da mille euro. Il malvivente interessato al biglietto offre alla persone i mille euro più un’aggiunta, magari di altri cento euro, tutta in contante.

Un giovane o un adulto potrebbero anche capire che dietro tanta generosità si potrebbe celare qualcosa di anomalo, ma i giocatori da ricevitoria spesso sono persone avanti con gli anni. E per di più a volte persino ludopatici, dunque talmente assuefatti dal loro bisogno di affidare la loro fortuna ai numeri, da non rendersi magari conto di cosa li circonda. Nemmeno le cose più assurde come questa. A quel punto, se la persona accetta, lo spacciatore incassa lui la vincita e con un investimento minimo ha ripulito in pochi minuti la bellezza di mille euro.

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