Pubblicato su ticinonews.ch il 13 luglio 2019.

È quanto afferma la giornalista indipendente Madeleine Rossi. “Gli arresti di Frauenfeld ne sono la prova”.

La mafia italiana non risparmia la Svizzera, dove il ramo calabrese – la ‘Ndrangheta – si è stabilita, afferma la giornalista indipendente Madeleine Rossi, che ha dedicato un rapporto di quasi 100 pagine al fenomeno.

“Anche se non la si vede, la ‘Ndrangheta è comunque ben presente in Svizzera”, ha spiegato la ricercatrice e giornalista in un’intervista apparsa oggi su Le Temps. Gli arresti di diversi membri della cellula di Frauenfeld in questi ultimi anni, ne sono la prova. E si tratta solo di una cellula tra altre in Svizzera, in particolare in Ticino. La presenza della mafia è dovuta a due ragioni principali: per essere dimenticati e riciclare denaro. Alcune persone in fuga riescono persino a ottenere un permesso B, come fu il caso di due mafiosi arrestati in Alto Vallese nel 2016. “Queste persone restano molto discrete e vivono come tutti”, afferma Rossi. I membri non sono a casa loro e sanno che rischiano di più che in Italia. D’altra parte se attirano l’attenzione sono puniti dalla casa madre, spiega la giornalista.

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