di Salvo Palazzolo. Pubblicato su “La Repubblica- Palermo” il 12 maggio 2020.

Arresti e processi degli ultimi anni non hanno ancora fermato Cosa nostra siciliana, che continua a reclutare insospettabili, magari in difficoltà economiche, come Daniele Santoianni, l’ex broker di una società fallita che si era reinventato concorrente del Grande fratello 10. Finita l’esperienza in Tv, aveva iniziato a fare da prestanome in una società per la vendita del caffè. Ora, è ai domiciliari, la procura di Palermo e il nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza l’accusano di essere un ingranaggio importante della grande macchina di riciclaggio architettata fra Palermo e Milano dai rampolli del clan Fontana, storica famiglia di mafia, che da qualche anno si sono ormai trasferiti in Lombardia.

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