- Beni Confiscati
- Roghi
- Sorvegliati
- Minacce
- Comuni Sciolti
- Aziende
- Indagini
- Soggiorni
- Processi
- Arresti
- Omicidi
- Traffici Internazionali
- Latitanti
Beni confiscati
Sono appartamenti, terreni, automobili, conti correnti: beni mobili e immobili confiscati in seguito a condanna definitiva, e attendono di essere riconsegnati alla collettività.
Roghi dolosi
Cantieri, macchine per movimento terra, automezzi: gli incendi sono una delle modalità più frequenti con le quali le mafie e la criminalità comune intimidiscono e lanciano avvertimenti.
Sorvegliati speciali
La sorveglianza speciale è una misura di prevenzione temporanea destinata a coloro che – pur non avendo necessariamente ricevuto una condanna in sede giudiziaria – sono stati ritenuti pericolosi per la pubblica sicurezza. Per questo, sono sottoposti al controllo dell’autorità giudiziaria e devono rispettare gli obblighi che questa impone loro.
Minacce a giornalisti e amministratori locali
Aggressioni, danneggiamenti, querele e lettere anonime: se non sono concilianti e obbedienti, giornalisti e amministratori locali finiscono spesso sotto tiro. Troppo spesso.
Comuni sciolti o con commissioni di accesso
Il pericolo di condizionamento dell’attività amministrativa da parte delle organizzazione mafiose può condurre la Prefettura a valutare l’opportunità di sciogliere il comune, sostituendo all’amministrazione eletta una terna di commissari con il compito di riportare la situazione alla legalità.
Aziende coinvolte in fatti di mafia
Molte imprese della nostra regione sono state escluse dalla white list. La white list è l’elenco di fornitori ed esecutori di lavori che non sono soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa, e che quindi possono stipulare contratti pubblici.
Indagini su reati ambientali
Spesso gli investimenti criminali delle mafie impattano sull’ambiente: la gestione del ciclo dei rifiuti e lo smaltimento di materiali inerti, la produzione agricola, l’edilizia e il settore delle energie rinnovabili sono soltanto alcuni degli ambiti su cui la criminalità organizzata allunga le mani.
Soggiornanti obbligati
Il soggiorno obbligatorio (abolito nel 1995) serviva ad allontanare dal proprio territorio di origine cittadini di particolare pericolosità sociale, costringendoli a risiedere in un diverso comune del territorio nazionale sotto la vigilanza delle forze dell’ordine, nella speranza che questo avrebbe limitato la loro capacità criminale.
Processi
Sono pochi, ma spesso estremamente significativi, ed in aumento: anche in Emilia Romagna si stanno celebrando maxi processi di mafia.
Operazioni e arresti
Gli arresti per reati che hanno a che fare con la criminalità organizzata sono ormai comuni. Anche la nostra regione conosce bene le sveglie all’alba con gli elicotteri che ruotano sopra la testa e le volanti della Polizia con le sirene accese.
Omicidi e fatti di sangue
C’è chi dice che al Nord la mafia non si sporca le mani e non spara. E invece la mafia spara, e a volte centra anche l’obiettivo.
Traffici internazionali
Droghe, armi, transazioni finanziarie, beni mobili, attività di riciclaggio e molto altro: sono i commerci su cui si regge la criminalità organizzata in Italia e all’estero, scambi che generano traffici e relazioni internazionali che spesso si nascondono dietro commerci leciti.
Latitanti
Non solo chi scappa all’estero, ma tutti quelli che si sottraggono volontariamente alla carcerazione, alla custodia cautelare, agli arresti domiciliari ma anche al divieto di espatrio o all’obbligo di dimora.